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Digital Open Innovation

6 libri da leggere per capire veramente cos’è l’Open Innovation

12 dicembre 2016

Ecco alcuni libri da cui prendere spunti interessanti per comprendere meglio la Open Innovation, perché se le imprese vogliono veramente aumentare la competitività tra loro devo fare ricorso a competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno (startup,università, ecc.)

1. Open innovation di Henry Chesbrough (Harvard Business School Press)
Pubblicato nel 2003, il volume – il cui sottotitolo è “The new imperative for creating and profiting from technology” – si concentra sul mutamento del modello di innovazione tradizionale, che può essere definito come “closed innovation

2. Open innovation in the financial services di Daniel Fasnacht (Springer)
Attraverso casi di studio, l’autore propone una serie di modelli business “aperti” nell’ambito dei servizi finanziari, tratteggiando un insieme di procedure utili al cambiamento

3. The wide lens di Ron Adner (Penguin)
Il saggio di Adner prende il via da una valutazione: molte aziende falliscono perché agiscono con i paraocchi, ovvero sono troppo concentrate sul proprio percorso di innovazione e trascurano gli input esterni, dai quali dipende il loro successo, dimenticando ciò che significa essere competitivi. E ancora, spesso le imprese sono convinte di poter far bene tutto da sole – identificare a fondo le esigenze della clientela, fornire strumenti sempre più innovativi, stracciare i propri competitor – ma poi sul campo non ci riescono. A cosa sono dovuti i loro insuccessi? L’autore cerca di fornire le risposte.

4. Open innovation research, management and practice di Joe Tidd (Icp)
L’innovazione aperta è per un’impresa come un vestito, su misura, da indossare alla perfezione. Dunque la ricerca dimostra che i nuovi modelli strategici sui quali occorre puntare differiscono per settore e azienda

5. Leading open innovation di Anne Huff, Kathrin M. Möslein, Ralf Reichwald (Mit Press)
Prendendo spunto da realtà varie, gli autori esplorano le possibilità di instaurare legami professionali per sviluppare prodotti, soluzioni e servizi al passo con i tempi

6. A guide to open innovation and crowdsourcing di Paul Sloane (Kogan Page)
Il termine “crowdsourcing” deriva dalla fusione di due concetti: quello di “folla” e quello di “esternalizzazione di un’attività fuori dalla propria impresa”. Associandolo alla pratica di innovazione aperta, l’autore evidenzia quanto in tutto ciò la rete svolga un ruolo da gigante; oramai qualsiasi progetto passa attraverso le piattaforme online, strumenti ideali per diffondere un’idea e aggregare gruppi di professionisti.